Proposta di Regolamento di Semplificazione dalle PAC 2025

Maggio 2025

Il 14 maggio la Commissione europea ha presentato una nuova proposta legislativa per la semplificazione del quadro normativo di attuazione della PAC 2023–2027. Il pacchetto mira a: semplificazione e snellimento dei requisiti a livello aziendale, facilitazione dell’accesso al sostegno per le aziende agricole di piccole e medie dimensioni, adozione di misure per rafforzare la competitività e ampliamento della flessibilità degli Stati membri nella gestione dei piani strategici della PAC (PSP).

Tra le proposte figura l’introduzione di un principio di rispetto “de facto” da parte degli agricoltori biologici di alcuni obblighi della condizionalità ambientale, escludendoli dall’attuazione delle BCAA 1, 3, 4, 5, 6 e 7. Gli Stati membri potranno adottare versioni nazionali delle BCAA, basate su normative già esistenti. Viene modificata la definizione di prato permanente (da cinque a sette anni) e innalzata la percentuale massima di riduzione della quota di prato permanente (dal 5% al 10%).

La proposta estende le esenzioni dai controlli e dalle sanzioni ai piccoli beneficiari sostenuti dal FEASR. Gli Stati membri potranno compensare, tramite ecoschemi o pagamenti agro-climatico-ambientali, i costi derivanti da norme nazionali che vanno oltre la condizionalità. Si amplia inoltre la possibilità di pagamenti per unità di bestiame (UBA) e alveari. Il periodo per ottenere sostegno agli investimenti viene esteso da 24 a 36 mesi.

Particolarmente rilevante è la previsione che esclude i pagamenti di crisi dall’ambito di applicazione del sistema di condizionalità sociale. Si tratta di una prima forma di deroga che, sebbene limitata, solleva preoccupazioni sulle future decisioni in vista della riforma post 2028.

La proposta prevede anche l’aumento del pagamento forfettario per i piccoli agricoltori da 1.250 euro a 2.500 euro, esentandoli dal sistema di condizionalità. Ulteriori semplificazioni sono previste per la rendicontazione, il monitoraggio e i controlli, compreso l’uso obbligatorio del sistema AMS e l’adozione di un regime unico di controllo in loco.

Non mancano, tuttavia, elementi di criticità:

  • prosegue il processo di ridimensionamento delle ambizioni ambientali della PAC.
  • viene ulteriormente ampliato il novero dei soggetti che sono esentati dall’ambito di intervento dei controlli sul rispetto degli obblighi della condizionalità ambientale.
  • prosegue il percorso di nazionalizzazione della PAC.

Sul piano degli effetti sul lavoro dipendente preoccupa infine la presenza nella proposta di revisione di una prima forma di deroga all’applicazione della condizionalità sociale.

Consulta la Nota di Approfondimento completa

Tags: