Il Bollettino Statistico n. 22 della Fondazione Metes offre unâanalisi approfondita sul lavoro dipendente nellâindustria alimentare e delle bevande e del tabacco, aggiornando i dati al 2023.
Con 468.201 dipendenti, lâoccupazione ha registrato un aumento dellâ1,5% rispetto allâanno precedente, ma solo dello 0,7% rispetto al 2019.
Dati e tendenze
Complessivamente, lâindustria strettamente alimentare impiega il 90,4% dei dipendenti del settore; lâindustria delle bevande il 9,0% e lâindustria del tabacco lo 0,6%.
Nel 2023 i lavoratori del settore sono stati impegnati complessivamente per poco piĂš di 116,7 milioni di giornate, facendo registrare un +4,0% nel quinquennio considerato.
Le imprese con occupati del settore continuano a diminuire, seppure in maniera meno drastica rispetto alla nostra ultima analisi. Complessivamente, il settore ha perso lâ11,8% delle imprese negli ultimi 5 anni, passando da 49.436 del 2019 a 43.602 del 2023.
Gli ultimi dati disponibili (2022) ci dicono che per le industrie alimentari, delle bevande e del tabacco, il tasso di irregolarità è sceso dal 7,0% al 6,1%.
I caratteri del lavoro nellâindustria alimentare, delle bevande e del tabacco in Italia
Nel 2023 le persone occupate nel settore erano per il 58,7% uomini e per il 41,3% donne; in termini assoluti questo dato si traduce rispettivamente in 274.753 lavoratori e 193.448 lavoratrici. Negli ultimi 5 anni lâoccupazione maschile nellâindustria alimentare, delle bevande e del tabacco è cresciuta dello 0,3% mentre quella femminile è diminuita dello 0,3%.
La classe dâetĂ con maggior frequenza nel 2023 è quella â35- 54 anniâ, in cui si trova il 48,3% dei dipendenti. Nella classe dâetĂ âfino a 34 anniâ si concentra circa un terzo delle persone (32,4%), mentre il 19,2% ricade nella fascia âoltre i 55 anniâ.
Nel 2023, 322.740 lavoratori sono stati retribuiti per lâintero anno (68,9% del totale), 66.125 sono stati retribuiti per un periodo che va dalle 29 alle 51 settimane (14,1%), 44.255 sono stati retribuiti per 13-28 settimane (9,5%) e 35.081 (7,5%) hanno ricevuto una retribuzione per meno di 12 settimane di lavoro.
Tra i lavoratori dipendenti il 74% (347.836) sono operai, il 19% (87.078) impiegati, il 4% apprendisti, il 2% quadri e lâ1% dirigenti.
Nel 2023 gli occupati a tempo indeterminato erano 357.095, il 76,0% del totale, a fronte di 76.293 occupati a tempo determinato (16,3% del totale) e 34.813 stagionali (7,4%).
I caratteri del lavoro nellâindustria alimentare, delle bevande e del tabacco in Italia
Analisi territoriali
Come di consueto, il bollettino approfondisce inoltre, le peculiaritĂ territoriali e, in questa occasione, sono stati analizzati il numero di imprese con dipendenti, il numero di occupati, il numero di giornate lavorate, il numero medio di occupati per impresa e di giornate lavorate per impresa.
Il Bollettino Statistico n. 21 della Fondazione Metes offre unâanalisi approfondita delle dinamiche occupazionali nel settore agricolo italiano, aggiornando i dati al 2023.
Con quasi un milione di operai agricoli impiegati e oltre 117 milioni di giornate lavorate, lâagricoltura rimane un pilastro fondamentale per il tessuto economico e sociale del Paese, nonostante le sfide in atto.
Dati e tendenze
Per la prima volta, il numero di operai agricoli scende sotto il milione. Nel 2023 995.163 operai agricoli dipendenti sono stati impegnati complessivamente per 117.669.335 giornate.
Rispetto al 2022 la numerositĂ degli operai agricoli dipendenti è diminuita dellâ1,2% mentre le giornate lavorate sono leggermente aumentate (+0,5%). Negli ultimi 10 anni la numerositĂ degli operai agricoli dipendenti è diminuita dellâ1,4%, mentre le giornate lavorate sono aumentate del +12,5%.
Parallelamente, le imprese agricole con dipendenti registrano un calo significativo, accentuando il dibattito sullâevoluzione della sostenibilitĂ del settore. Nel 2023 le imprese attive che occupano manodopera agricola dipendente sono 169.641.
Caratteristiche anagrafiche degli occupati in agricoltura
Nel 2023 gli occupati dipendenti in agricoltura erano per il 69% uomini e per il 31% donne. Nel periodo 2014-2023 lâoccupazione dipendente maschile in agricoltura è cresciuta del 5% e quella femminile è diminuita del 13%.
La classe dâetĂ con maggior frequenza nel 2023 risulta essere quella â35-54 anniâ, in cui ricade il 44,1% dei lavoratori dipendenti. Nella classe dâetĂ âfino a 34 anniâ si concentra un terzo dei dipendenti (31,5%), mentre il 24,3% ricade nella fascia âoltre i 55 anniâ. Nel periodo 2014-2023 lâincidenza della classe dâetĂ âfino a 34 anniâ è rimasta sostanzialmente stabile mentre quella â35-54 anniâ ha progressivamente ceduto quote a quella dei lavoratori âoltre i 55 anniâ.
Nel 2023 erano 249.331 i lavoratori extracomunitari impegnati nel settore agricolo italiano. Nel periodo 2014-2023 il peso dei lavoratori extracomunitari in agricoltura è passato dal 14,7% del 2014 al 25,1% del 2023. I lavoratori extracomunitari dipendenti in agricoltura provengono principalmente da India (17,4%), Marocco (15,2%) e Albania (15,2%).
I caratteri del lavoro agricolo in Italia
Fonte: nostre elaborazioni su dati INPS 2024
Caratteristiche dei rapporti di lavoro
Nel 2023 il 26,2% dei lavoratori è occupato per meno di 50 giornate annue, il 15,5% lavora â51-100 ggâ, il 22,1% lavora â101-150 ggâ e il 36,1% è impegnato per âoltre 150 ggâ annue.
Nel 2023 gli operai agricoli a tempo determinato (OTD) sono 891.535 e rappresentano lâ89,6% del totale dei lavoratori dipendenti in agricoltura. Gli operai a tempo indeterminato (OTI) sono invece 115.185 e costituiscono circa lâ11,6% dei lavoratori dipendenti del settore. Dal 2018 la numerositĂ degli occupati a tempo determinato è in calo (-9%) a vantaggio di quella degli occupati a tempo indeterminato (+11%).
Analisi territoriali
Come di consueto Il bollettino approfondisce inoltre, come di consueto, le peculiaritĂ territoriali: dal primato della Puglia per numero di imprese e giornate lavorate, alle criticitĂ in regioni come Emilia-Romagna e Molise, fino alle graduatorie che sintetizzano i valori dei principali indicatori (imprese, occupati, giornate lavorate) per provincia.
Imprese agricole, occupati e giornate a livello regionale (2023)
Fonte: nostre elaborazioni su dati INPS 2024
Conclusioni
Le condizioni meteorologiche avverse e le tensioni geopolitiche emerse nel 2023 hanno esercitato una pressione significativa sullâagricoltura italiana, amplificando le criticitĂ giĂ esistenti. Questa combinazione di fattori ha portato alla riduzione delle imprese attive e ha accentuato la precarietĂ del lavoro agricolo, evidenziando le fragilitĂ strutturali di un settore che fatica ad adattarsi rapidamente a uno scenario globale sempre piĂš complesso e instabile.
Il Bollettino che presentiamo mette a confronto i piĂš recenti dati economici e occupazionali dei settori dell’artigianato alimentare, della panificazione e della cooperazione alimentare, analizzandoli anche a livello regionale e provinciale.
NumerositĂ delle imprese attive con dipendenti e addetti totali (valori medi annui), Anno 2022
Fonte: Nostre elaborazioni su dati ISTAT, 2024
Artigianato alimentare
Le imprese artigiane hanno un ruolo centrale nellâambito dellâindustria alimentare, di cui rappresentano il 59,0% del totale delle imprese attive con dipendenti (22.366) e il 29,1% degli addetti (127.678).
Tra il 2018 e il 2022 il settore ha visto una riduzione del 9% nel numero di imprese e dell’8% nel numero di addetti.
Panificazione
Anche il settore della panificazione ha un peso importante: il 43,2% delle imprese (16.373) e il 21,8% degli addetti (95.918) dellâindustria alimentare nazionale.
Tra il 2018 e il 2022 il settore ha visto una riduzione del 3% nel numero di imprese e del 2% nel numero di addetti.
Cooperazione alimentare
La cooperazione incide in maniera inferiore sullâindustria alimentare con il 3,7% per numero di imprese (1.408) e il 9,1% per numero di addetti (40.046).
Tra il 2018 e il 2022 il settore ha visto una riduzione dell’11% nel numero di imprese e del 12% nel numero di addetti.
Figura 1 â Andamento del numero di imprese per settore tra il 2018 e il 2022 (numeri indice con base 2018)
Fonte: Nostre elaborazioni su dati ISTAT, 2024
Figura 2 â Andamento del numero di adetti per settore tra il 2018 e il 2022 (numeri indice con base 2018)
Fonte: Nostre elaborazioni su dati ISTAT, 2024
Conclusioni
I dati che abbiamo anticipato evidenziano un periodo piuttosto negativo per i tre settori che si protrae anche nell’ultimo anno preso in considerazione.
Per approfondire il tema dell’artigianato, panificazione e cooperazione alimentare con maggiori dati e per il dettaglio regionale e provinciale per ciascun settore, vi rimandiamo al Bollettino completo scaricabile qui.
Il numero 19 del âBollettino Statistico della Fondazione Metesâ è dedicato ad una analisi dei risultati dellâattivitĂ di tutela e vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale svolta dallâIspettorato Nazionale del Lavoro nel settore agricolo italiano nel corso del 2023.
LâIspettorato Nazionale del Lavoro ha un ruolo fondamentale nella tutela dei lavoratori grazie alla sua attivitĂ ispettiva e sanzionatoria nei confronti di irregolaritĂ che spaziano dalle violazioni amministrative ai reati penali.
I risultati dellâattivitĂ ispettiva sul territorio nazionale nel settore agricolo
Nel 2023 lâattivitĂ di vigilanza in materia di lavoro effettuata dagli Ispettori dellâINL e dai Carabinieri del Comando Tutela Lavoro ha riguardato 4.263 accessi ispettivi presso aziende classificate nellâambito dellâATECO âAgricoltura, silvicoltura e pescaâ.
Il risultato dei 3.529 accertamenti definiti ha permesso la contestazione di 2.090 illeciti, il 49% del totale degli accertamenti. I lavoratori agricoli per i quali è stata accertata una posizione irregolare sono stati 7.915, il 7,5% sul totale dei lavoratori irregolari.
Vi lasciamo al testo del bollettino per un’analisi completa dei risultati.
Dati sintetizzati nel bollettino
In questo numero del âBollettino Statistico della Fondazione Metesâ, abbiamo sintetizzato:
I risultati dellâattivitĂ ispettiva nel settore agricolo a livello nazionale con i dati relativi, fra gli altri, alle aziende ispezionate, le pratiche definite, il tasso di irregolaritĂ , il numero e la tipologia di violazioni riscontrate, i lavoratori coinvolti;
La distribuzione geografica dellâattivitĂ ispettiva con il totale delle aziende ispezionate, delle ispezioni definite, dei lavoratori coinvolti da violazioni e la tipologia di violazioni a livello regionale;
I dati provinciali sulle aziende ispezionate, sulle ispezioni definite, sul tasso di irregolaritĂ , sul numero dei lavoratori tutelati grazie allâattivitĂ ispettiva, sui lavoratori âin neroâ e sul numero di lavoratori interessati da violazioni delle norme di contrasto ai fenomeni di sfruttamento e caporalato.