L’attività dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro in agricoltura

Maggio 2024

L’ultimo approfondimento del nostro Ufficio studi analizza, sulla base dei rapporti e delle relazioni illustrative dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, i principali risultati emersi dall’attività ispettiva del 2023 nel settore agricolo:

  • numerosità e l’andamento delle violazioni accertate, 
  • numerosità dei lavoratori coinvolti
  • numerosità e evoluzione dei provvedimenti: sospensioni di attività, arresti e sequestri.
Evoluzione degli accessi ispettivi, degli illeciti contestati e dell’incidenza percentuale delle irregolarità contestate in aziende dell’ATECO “Agricoltura, silvicoltura e pesca” (2015-2023)

Attività ispettiva: qualche dato

Nel 2023 l’attività di vigilanza ha prodotto 4.263 accessi nelle aziende classificate sotto l’ATECO “Agricoltura, silvicoltura e pesca”. I 3.529 accessi definiti hanno portato alla contestazione di 2.090 illeciti, con un aumento dell’incidenza delle irregolarità registrate del 2% sul periodo 2015-2023.

I lavoratori interessati da irregolarità accertati nelle aziende agricole sono stati 7.915, il 7,5% del totale dei lavoratori irregolari accertati nel corso delle attività ispettive in Italia e il 28,6% in più rispetto al 2015. Nel dettaglio, dati preoccupanti riguardano l’alto numero di lavoratori coinvolti dal fenomeno del caporalato (oltre 2.100) e l’alto numero di violazioni delle norme in materia di salute e sicurezza che sono aumentate, superando le 2.200.

Provvedimenti di sospensione

In base al D.l. 81/2008, il personale ispettivo può sospendere l’attività imprenditoriale quando oltre il 20% dei lavoratori presenti non è regolarmente documentato o in caso di gravi violazioni in materia di salute e sicurezza. Nel 2023, sono stati emessi 696 provvedimenti di sospensione, di cui il 64% è stato successivamente revocato a seguito di interventi di regolarizzazione. Sono stati effettuati, inoltre, 6 arresti e 9 sequestri​​.

Sfide e prospettive future

I dati esposti e che approfondiamo nella nota, provano a sintetizzare gli andamenti dell’attività di vigilanza svolta dell’INL nel periodo 2015-2023, ma non possono trascurare le evoluzioni che sul piano organizzativo e delle risorse economiche hanno riguardato negli ultimi anni l’Agenzia. Vi rimandiamo al documento completo per una ricostruzione dell’evoluzione dei cambiamenti che hanno interessato l’ente, le sue funzioni e le risorse di cui è dotato in questi ultimi anni.

L’INL ha ottenuto alcuni risultati chiari nel nostro settore: da una parte, sono state accertate meno irregolarità, ma questo coincide con una riduzione delle ispezioni effettuate, dall’altra, anche i lavoratori in nero sono diminuiti, ma sono aumentati complessivamente quelli interessati da una qualche violazione.

Assicurare che l’INL continui a vigilare efficacemente deve essere una priorità per il sindacato nell’ambito della lotta contro lo sfruttamento e il caporalato in agricoltura.

Per approfondire potete scaricare qui la nostra analisi completa.

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