AE 1/2024 – La giusta transizione per un settore agroalimentare sostenibile

Il numero 1/2024 della rivista AE prosegue l’approfondimento delle tematiche connesse allo sviluppo sostenibile delle filiere agroalimentari promosso della FLAI CGIL e dalla Fondazione Metes in questi ultimi anni.

In particolare, dopo la premessa di Tina Balì, la sezione “I temi” di questo numero da spazio ad alcune analisi e proposte formulate da alcuni dei soggetti costituenti l’Alleanza Clima Lavoro, la coalizione composta da associazioni ambientaliste e dal sindacato per un confronto permanente sulle tematiche della transizione ecologica e digitale. In particolare mediante contributi di FLAI CGIL nazionale, della campagna Sbilanciamoci!, di Legambiente e del WWF vengono presentate analisi e formulate proposte sul tema della sostenibilità dei sistemi agroalimentari.

Questo l’indice completo

Temi

  • Quali politiche per una giusta transizione sociale e ambientale per un accesso universale al cibo sano – FLAI CGIL Nazionale
  • Alleanza Clima Lavoro: dai sussidi dannosi a quelli utili – Cecilia Begal e Giulio Marcon (Sbilanciamoci)
  • Fitofarmaci presenti sulle nostre tavole: una riflessione sulle svolte anti-green – Angelo Gentili (Legambiente)
  • Il dialogo strategico sul futuro dei sistemi agroalimentari nell’Unione europea tra sostenibilità economica, ambientale e sociale – Franco Ferroni (WWF)

Approfondimenti

  • E se la terra finisse? Il consumo di suolo in Italia – Michele Munafò (ISPRA)
  • Aree interne: coltivare economie del e per il territorio – Domenico Cersosimo e Antonella Rita Ferrara (Università degli studi della Calabria)
  • Un “mare” di cose da fare – Antonio Pucillo ( FLAI CGIL Nazionale)
  • Strategia Farm to Fork per l’agricoltura sostenibile: lo stato dell’arte – Massimiliano D’Alessio (Fondazione Metes)

Documentazione

  • Introduzione a cura di Valeria Cappucci ( FLAI CGIL Nazionale)
  • ARCHIVIO STORICO “Donatella Turtura” della FLAI CGIL Nazionale. Documentazione del convegno “ La spirale dei veleni in agricoltura” promosso da Filziat CGIL e Federbraccianti. Orvieto 18 luglio 1987.

Quali politiche per una giusta transizione sociale e ambientale per un accesso universale al cibo sano

Nel primo articolo, “Quali politiche per una giusta transizione sociale e ambientale per un accesso universale al cibo sano”, contributo collettivo della FLAI CGIL nazionale, partendo dalla considerazione della acclarata insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo basato sullo sfruttamento senza limiti delle risorse del pianeta, viene evidenziato il ruolo del mondo sindacale nella proposta e attuazione di un percorso “alternativo”. In particolare, la FLAI CGIL partendo dall’analisi delle trasformazioni che stanno investendo i sistemi agroalimentari ed evidenziando gli impatti che le transizioni ecologiche e digitali stanno generando sull’agricoltura, sulla pesca, sul settore forestale e dei consorzi bonifica e sull’industria alimentare formula proposte concrete di politiche per l’adozione di un nuovo modello di sviluppo agroalimentare più equo ed inclusivo ed incentrato sul lavoro di qualità.

Alleanza Clima Lavoro: dai sussidi dannosi a quelli utili

Il secondo articolo “Alleanza Clima Lavoro: dai sussidi dannosi a quelli utili” di Cecilia Begal e Giulio Marcon è dedicato ad una riflessione sulle politiche pubbliche e industriali ritenute, dagli autori rappresentanti della Campagna Sbilanciamoci!, presupposto fondamentale per l’implementazione della “giusta” transizione. Il lavoro in particolare partendo da una lettura critica del lavoro di riclassificazione in SAF (Sussidi Ambientalmente Favorevoli) e in SAD (Sussidi Ambientalmente Dannosi) dei sussidi economici per il settore agroalimentare realizzato MASE (Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica) formula una serie di proposte di politiche rivolte alla transizione verso paradigmi di agricoltura sostenibile e di qualità e in grado di valorizzare i modelli di produzione locale del cibo. Secondo gli autori accanto alla transizione da SAD a SAF e ad una radicale revisione dei criteri di erogazione dei sussidi comunitari previsti dalla PAC è necessario un ripensamento delle dinamiche di potere che governano le filiere agroalimentari europee passando da logiche di natura industriale e capitalistica ad un nuovo modello ecologico, giusto e collettivo.

Fitofarmaci presenti sulle nostre tavole: una riflessione sulle svolte anti-green

Nell’articolo “Fitofarmaci presenti sulle nostre tavole: una riflessione sulle svolte anti-green” di Angelo Gentili viene proposto uno specifico approfondimento sulla problematica dei pesticidi in agricoltura anche grazie alla presentazione dei risultati dell’edizione 2023 del dossier “Stop pesticidi nel piatto”, il lavoro realizzato da Legambiente basato sulla raccolta e la sistematica rielaborazione statistica dei risultati delle analisi condotte da organismi di sorveglianza ambientale e sanitaria pubblica (ARPA, IZS, USL e ATS). Il dossier evidenzia come la questione dei fitofarmaci rappresenti ancora una delle criticità più gravi per il settore agricolo per la diffusa presenza di molecole di sintesi in gran parte dei prodotti agricoli che mangiamo. La presenza di residui di fitofarmaci nella frutta e nella verdura è l’occasione di denunciare, da un lato, la mancanza di una legislazione nazionale ed europea efficace nel limitare l’utilizzo dei pesticidi e, dall’altro, il ridotto impatto della nuova PAC sul problematica della chimica in agricoltura. Completa questo quadro la mancata approvazione del nuovo regolamento UE sui fitofarmaci e il rinnovo dell’autorizzazione temporanea da parte dell’UE per l’utilizzo del Glifosate, erbicida sospettato di interferenze con la salute dei lavoratori e la biodiversità.

Il dialogo strategico sul futuro dei sistemi agroalimentari nell’Unione europea tra sostenibilità economica, ambientale e sociale

L’ultimo articolo, “Il dialogo strategico sul futuro dei sistemi agroalimentari nell’Unione europea tra sostenibilità economica, ambientale e sociale” di Franco Ferroni ricorda come l’invasione dei trattori registrata negli ultimi mesi in molte città europee abbia segnato il punto più alto della contrapposizione delle associazioni di categoria agricole al Green Deal ed alla Strategia Farm to Fork. In contesto di elevata conflittualità, l’iniziativa assunta dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, finalizzata a creare un tavolo permanente di confronto tra tutti gli stakeholders dell’agroalimentare europeo per la creazione di una visione condivisa per il futuro del settore rischia, però, ancora una volta di subire il pesante condizionamento delle potenti lobby agricole europee. In questo contesto l’autore espone nel presente articolo i contenuti che WWF ha inteso fornire al primo incontro del forum sul Dialogo Strategico svoltosi il 25 gennaio 2024 con le proposte per la sostenibilità dei sistemi agroalimentari europei.

Gli approfondimenti

Il presente numero della rivista si chiude dando spazio ad ulteriori contributi finalizzati a sviluppare ulteriori riflessioni sulle tematiche della transizione ecologica e dello sviluppo sostenibile dei sistemi agroalimentari. Nella sezione “Approfondimenti” trova infatti posto l’articolo “E se la terra finisse? Il consumo di suolo in Italia” in cui Michele Munafò oltre a proporre un aggiornamento del monitoraggio dell’ISPRA sul consumo del suolo svolge riflessioni sugli attuali modelli di sviluppo insediativo che sembrano non essere attrezzati ad affrontare le future grandi sfide ecologiche, climatiche e sociali.

Con il lavoro “Aree interne: coltivare economie del e per il territorio” di Domenico Cersosimo e Antonella Rita Ferrara viene proposto un ulteriore punto di vista sulla tematica dello sviluppo sostenibile affrontando la questione dello svuotamento e della marginalizzazione delle aree interne. L’invito rivolto dagli autori ai policy maker a pensare a nuove politiche territoriale basate sulle esigenze delle «persone «nei» luoghi» rappresenta un ulteriore stimolo verso un nuovo paradigma che sia in grado di contrastare le disuguaglianze territoriali e sociali dell’attuale modello di sviluppo capitalistico italiano.

L’articolo “Un “mare” di cose da fare” di Antonio Pucillo descrive le problematiche ambientali che affliggono il settore della pesca riflettendo, da un lato, sull’evoluzione dalla politica europea per il settore e sui suoi impatti sociali ed occupazionali particolarmente penalizzati, e dall’altro, evidenziando l’urgenza di non sottovalutare gli effetti negativi del cambiamento climatico sulla pesca e la necessità di promuovere una transizione ecologica che tenga conto della peculiarità strutturali delle nostra flotta peschereccia.

Infine, nell’articolo “Strategia “Dal produttore al consumatore”: lo stato dell’arte”, Massimiliano D’Alessio fornisce un aggiornamento sullo stato di attuazione del piano d’azione previsto per la realizzazione delle iniziative chiave del Farm to Fork dell’UE evidenziando come i recenti mutamenti degli scenari mondiali e le prospettive incerte che caratterizzano le prossime elezioni europee rischino non solo di rallentare ma addirittura di far fallire il Green deal e la sua strategia “Dal produttore al consumatore”.  

Infine, come in precedenza, il presente numero di AE dà spazio alla documentazione proveniente dall’Archivio Storico Donatella Turtura della FLAI CGIL. In questo numero viene pubblicata la documentazione prodotta nell’ambito del convegno “La spirale dei veleni in agricoltura promosso da Filziat e Federbraccianti” svoltosi nel luglio del 1987 ad Orvieto. L’introduzione alla documentazione curata da Valeria Capucci evidenzia come le questioni ambientali hanno da sempre fatto parte dell’agenda politica della nostra categoria sindacale.

Questo numero della Rivista AE è stato presentato a Roma il 25 giugno 2024 presso la Scuola politico-sindacale nell’ambito dell’iniziativa “La giusta transizione per un settore agroalimentare sostenibile”.

Andamento dell’economia agricola 2023

Andamento dell’economia agricola 2023

Secondo le ultime informazioni fornite dall’ISTAT, anche nel 2023 si evidenzia una contrazione dell’economia agricola italiana. Nel 2023 il settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca registra infatti risultati negativi in termini di valore aggiunto (-2,5% in valore) e di produzione (-1,8% in volume).

Come già avvenuto nel 2022, anche l’annata 2023 è stata condizionata da «avverse condizioni climatiche che hanno caratterizzato diversi periodi dell’anno, con il susseguirsi di fenomeni estremi che hanno colpito molte produzioni di importanza primaria per il settore agricolo».

Andamenti delle principali categorie produttive in agricoltura. Variazioni % in volume 2023/2022

Andamenti delle principali categorie produttive in agricoltura – Nostre elaborazioni su dati ISTAT

La nostra ultima nota passa in rassegna i principali indicatori economici per il settore. Al suo interno troverete, per ciascuna branca di attività e per le diverse categorie produttive, i dati sull’andamento di produzione e valore aggiunto (anche disaggregati per regione), dati sull’occupazione, andamento dei prezzi e dei consumi intermedi.

Da non perdere l’approfondimento finale che prova a dare una lettura politica dei dati presentati e a offrire un’analisi di prospettiva.

La giusta transizione per un settore agroalimentare sostenibile

La giusta transizione per un settore agroalimentare sostenibile

Martedì 25 giugno 2024 alle ore 14 presenteremo l’ultimo numero della rivista AE dedicato alla transizione sostenibile del settore agroalimentare.

Durante l’iniziativa sarà presentato il documento della Flai Cgil per l’Alleanza Clima Lavoro e saranno approfondite alcune delle tematiche contenute nel numero 1/2024.

Locandina dell'iniziativa di presentazione del numero 1/2024 della rivista AE sulla transizione per un settore agroalimentare sostenibile

Come da programma, sono previsti i seguenti interventi:

  • Saluti di benvenuto – Tina Balì (Presidente Fondazione Metes)
  • Presentazione del documento della Flai Cgil per l’Alleanza Clima Lavoro – Emanuele Galossi (Flai Cgil Nazionale)
  • Aree interne: coltivare economie del e per il territorio – Antonella Ferrara (Università della Calabria)
  • Alleanza Clima Lavoro: dai sussidi dannosi a quelli utili – Cecilia Begal e Giulio Marcon (Sbilanciamoci)
  • Pesticidi sulle nostre tavole: una riflessione sulle svolte anti-green – Angelo Gentili (Legambiente)
  • Strategia Farm to Fork per l’agricoltura sostenibile: lo stato dell’arte – Massimiliano D’Alessio (Fondazione Metes)
  • Archivio storico: il patrimonio documentale della Flai – Valeria Cappucci (Flai Cgil Nazionale)

Concluderà i lavori il Segretario Generale della Flai Cgil Nazionale Giovanni Mininni.

Sarà possibile seguire l’iniziativa in presenza, presso la Scuola politico-sindacale di via dell’Arco de’ Ginnasi, 6 a Roma o da remoto registrandosi qui.

Programma dell'iniziativa di presentazione del numero 1/2024 della rivista AE sulla transizione per un settore agroalimentare sostenibile

Lo stato di attuazione del PNRR nel settore agroalimentare

Il 15 maggio il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MASAF) ha fornito i dati aggiornati sullo stato di attuazione delle misure del PNRR relative al settore agroalimentare.

L’ultima nota del nostro Ufficio Studi illustra lo stato dell’arte e le modifiche più significative.

Le misure del PNRR gestite dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

La recente riprogrammazione del PNRR ha aumentato le risorse complessive gestite dal MASAF di 850 milioni di euro, raggiungendo un totale di 6,53 miliardi di euro.

Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali gestisce diverse misure cruciali all’interno del PNRR, tra cui:

  • Logistica Agroalimentare: Con una dotazione di 800 milioni di euro, questa misura mira a ridurre l’impatto ambientale della logistica e promuovere i prodotti “Made in Italy”.
  • Parco Agrisolare: Con 2,35 miliardi di euro, l’obiettivo è finanziare impianti fotovoltaici in ambito agricolo, zootecnico e agroindustriale.
  • Meccanizzazione Agricola: Con 500 milioni di euro, mira a modernizzare i macchinari agricoli per aumentare la produttività e migliorare la sostenibilità ambientale.
  • Fondo Filiere: Con una dotazione di 2 miliardi di euro, è destinato a supportare varie filiere produttive.
  • Miglioramento Infrastrutture Irrigue: Con 880 milioni di euro, questa misura punta a migliorare l’efficienza delle infrastrutture irrigue.
Stato di attuazione del PNRR nel settore agroalimentare: Risorse del MASAF (miliardi di euro).
Fonte: Tavolo partenariale del 15 maggio 2024
Risorse PNRR del MASAF (miliardi di euro) – Fonte: Tavolo partenariale del 15 maggio 2024

Principali aggiornamenti e criticità

Durante la riunione del Tavolo nazionale di settore del 15 maggio 2024, sono stati discussi diversi aggiornamenti:

  • Parco Agrisolare: Ha raggiunto i suoi obiettivi sei mesi prima del previsto, identificando beneficiari per 1,5 miliardi di euro. Le risorse aggiuntive permetteranno di ampliare i progetti esistenti e avviare un nuovo bando per il Mezzogiorno.
  • Meccanizzazione: Due sottomisure, Frantoi e Macchine, hanno mostrato andamenti diversi. La sottomisura Frantoi ha raggiunto i target programmati, mentre la sottomisura Macchine ha registrato una partecipazione disomogenea a livello territoriale.
  • Logistica: Si rende necessaria una rimodulazione delle risorse dalla linea Porti alla linea Mercati.
  • Parco Agrisolare: Difficoltà nel destinare il 40% delle risorse alle regioni del Mezzogiorno, come previsto.
  • Lentezza della Spesa: Il tasso di utilizzazione delle risorse a fine 2023 era del 48,3%, con significativi residui finanziari ancora non spesi.

Conclusioni

L’aggiornamento sullo stato di avanzamento delle misure PNRR del MASAF evidenzia quindi poche luci e molte ombre. Nonostante l’ampliamento delle risorse (+1,5 miliardi per il Parco Agrisolare) e l’introduzione della misura dei contratti di filiera (2 miliardi), persistono criticità.

La misura logistica necessita di rimodulazioni, la meccanizzazione presenta partecipazioni disomogenee, e il Parco Agrisolare fatica a rispettare la clausola del 40% per il Mezzogiorno; anche la misura Filiere solleva dubbi sulle modalità attuative.

La criticità più preoccupante, però, è la lentezza che caratterizza l’avanzamento della spesa in tutte le misure di competenza del MASAF.

Leggi qui la nota completa sullo stato di attuazione del PNRR nel settore agroalimentare per maggiori dettagli su obiettivi e risultati delle misure, distribuzione geografica dei finanziamenti ai progetti e criticità evidenziate.

L’attività dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro in agricoltura

L’attività dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro in agricoltura

L’ultimo approfondimento del nostro Ufficio studi analizza, sulla base dei rapporti e delle relazioni illustrative dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, i principali risultati emersi dall’attività ispettiva del 2023 nel settore agricolo:

  • numerosità e l’andamento delle violazioni accertate, 
  • numerosità dei lavoratori coinvolti
  • numerosità e evoluzione dei provvedimenti: sospensioni di attività, arresti e sequestri.
Evoluzione degli accessi ispettivi, degli illeciti contestati e dell’incidenza percentuale delle irregolarità contestate in aziende dell’ATECO “Agricoltura, silvicoltura e pesca” (2015-2023)

Attività ispettiva: qualche dato

Nel 2023 l’attività di vigilanza ha prodotto 4.263 accessi nelle aziende classificate sotto l’ATECO “Agricoltura, silvicoltura e pesca”. I 3.529 accessi definiti hanno portato alla contestazione di 2.090 illeciti, con un aumento dell’incidenza delle irregolarità registrate del 2% sul periodo 2015-2023.

I lavoratori interessati da irregolarità accertati nelle aziende agricole sono stati 7.915, il 7,5% del totale dei lavoratori irregolari accertati nel corso delle attività ispettive in Italia e il 28,6% in più rispetto al 2015. Nel dettaglio, dati preoccupanti riguardano l’alto numero di lavoratori coinvolti dal fenomeno del caporalato (oltre 2.100) e l’alto numero di violazioni delle norme in materia di salute e sicurezza che sono aumentate, superando le 2.200.

Provvedimenti di sospensione

In base al D.l. 81/2008, il personale ispettivo può sospendere l’attività imprenditoriale quando oltre il 20% dei lavoratori presenti non è regolarmente documentato o in caso di gravi violazioni in materia di salute e sicurezza. Nel 2023, sono stati emessi 696 provvedimenti di sospensione, di cui il 64% è stato successivamente revocato a seguito di interventi di regolarizzazione. Sono stati effettuati, inoltre, 6 arresti e 9 sequestri​​.

Sfide e prospettive future

I dati esposti e che approfondiamo nella nota, provano a sintetizzare gli andamenti dell’attività di vigilanza svolta dell’INL nel periodo 2015-2023, ma non possono trascurare le evoluzioni che sul piano organizzativo e delle risorse economiche hanno riguardato negli ultimi anni l’Agenzia. Vi rimandiamo al documento completo per una ricostruzione dell’evoluzione dei cambiamenti che hanno interessato l’ente, le sue funzioni e le risorse di cui è dotato in questi ultimi anni.

L’INL ha ottenuto alcuni risultati chiari nel nostro settore: da una parte, sono state accertate meno irregolarità, ma questo coincide con una riduzione delle ispezioni effettuate, dall’altra, anche i lavoratori in nero sono diminuiti, ma sono aumentati complessivamente quelli interessati da una qualche violazione.

Assicurare che l’INL continui a vigilare efficacemente deve essere una priorità per il sindacato nell’ambito della lotta contro lo sfruttamento e il caporalato in agricoltura.

Per approfondire potete scaricare qui la nostra analisi completa.