La catena del valore nel settore agroalimentare

La catena del valore nel settore agroalimentare

Introduzione

La presente pubblicazione è dedicata alla presentazione dei principali risultati del progetto di ricerca “LA CATENA DEL VALORE NEL SETTORE AGROALIMENTARE: IL CONTRIBUTO DELLA QUALITÀ DEL LAVORO ALLA FORMAZIONE DEL VALORE. IL PUNTO DI VISTA DEL MANAGEMENT” realizzato dalla Fondazione Metes nell’ambito del piano annuale delle attività 2015. Questa attività rappresenta la prosecuzione di uno specifico filone di ricerca a cui la Fondazione Metes ha dedicato negli ultimi anni una specifica e crescente attenzione: i meccanismi di funzionamento delle filiere agroalimentari e la misurazione del contributo che la qualità del lavoro fornisce alla formazione del valore dei prodotti agroalimentari.

Alla questione dell’alimentazione nelle sue varie sfaccettature è consacrato questo 2015. “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è, infatti, il tema posto al centro di EXPO 2015, l’appuntamento mondiale che coinvolge oltre 140 Paesi, che, mentre questo volume viene pubblicato, si sta ancora svolgendo a Milano. Nonostante le criticità emerse nella gestione del personale e che sono tuttora all’attenzione della CGIL, EXPO 2015 rappresenta per il nostro paese e per le industrie alimentari italiane una vetrina impor- tante. I numerosi incontri ed eventi previsti nell’ambito di EXPO 2015 intendono, infatti, promuovere una riflessione sulle scelte da adottare per affrontare la sfida cruciale del prossimo millennio: garantire alle generazioni future di poter godere del diritto al cibo.

Tutela della salute e della sicurezza in agricoltura. Analisi dei rischi nel settore florovivaistico

Tutela della salute e della sicurezza in agricoltura. Analisi dei rischi nel settore florovivaistico

Introduzione

Gli obiettivi di questa ricerca “Tutela della salute e della sicurezza in agricoltura- Analisi dei rischi nel settore florovivaistico”, sono stati essenzialmente due:

  • La prevenzione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori impiegati nel comparto florovivaistico;
  • La riduzione degli infortuni e delle malattie da lavoro.

Avere a disposizione delle linee guida per l’analisi dei rischi nel comparto florovivaistico, oltre a rappresentare un supporto per un esauriente svolgimento di tutti gli adempimenti previsti dal Decreto Legislativo n. 81/2008, ovvero il Testo Unico sulla Sicurezza, significa disporre di un valido strumento di lavoro che permette di individuare rapidamente e facilmente i rischi presenti in tutte le fasi dell’attività lavorativa .

Condizioni di sicurezza e di igiene nel comparto vitivinicolo

Condizioni di sicurezza e di igiene nel comparto vitivinicolo

Premessa

Condizioni di sicurezza e di igiene nel comparto vitivinicolo. L’esempio due realtà toscane e pugliesi a confronto

Il presente articolo ha lo scopo di analizzare i possibili fattori di rischio che si possono incontrare nello svolgere le lavorazioni manuali nelle attività di produzione del vino: dalla cura della vite, alla raccolta dell’uva, fino alla trasformazione e all’imbottigliamento. Questo compito risulta particolarmente arduo se eseguito con modalità scientifica ma offre la possibilità di avere un quadro della situazione che evidenzi i reali problemi dei lavoratori di questo comparto, sia in termini di sicurezza che di igiene.

Essendo consci che tali problemi possono variare tra una realtà territoriale e l’altra, per esempio tra nord e sud, dopo una panoramica delle principali fasi di lavorazione per la produzione del vino, con i possibili rischi associati, focalizzeremo l’attenzione sull’analisi dei lavoratori di due territori con un’importante vocazione vitivinicola situati nella provincia di Siena e Brindisi.

Condizioni di sicurezza e di igiene nel comparto forestale

Condizioni di sicurezza e di igiene nel comparto forestale

Premessa

Questo lavoro vuole portare un contributo alla conoscenza dell’ambiente di lavoro degli addetti al settore forestale.

Il lavoro in bosco espone gli addetti a molti rischi, alcuni dei quali determinati da caratteristiche intrinseche all’ambiente stesso (DEISTAF-DIPSIA, 2010). Il bosco è un vero e proprio luogo di lavoro che il lavoratore deve conoscere per gestire al meglio ogni situazione di pericolo. Da qui l’esigenza di organizzare in maniera accurata le fasi lavorative, scegliere con attenzione le attrezzature e i mezzi d’opera curandone l’efficienza e la manutenzione, istruire ed aggiornare tutte le figure professionali coinvolte nel processo produttivo (Martignetti, 2005).

Dopo una descrizione dell’ambiente lavorativo e dei rischi connessi, si passerà ad analizzare i lavoratori siciliani della provincia di Agrigento. Essi dopo alcune giornate di formazione hanno riassunto in un questionario la loro esperienza nei boschi siciliani, che è risultato molto utile per capire le loro condizioni e disagi lavorativi.

La catena del valore nel settore agroalimentare

La catena del valore nel settore agroalimentare

Introduzione

L’argomento dell’elaborazione è la catena del valore nel settore agroalimentare: il contributo della qualità del lavoro alla formazione del valore. Per certi versi un tema singolare. Di solito la catena del valore ha una proprietà più legata alla contabi- lità per comprendere a fondo il vantaggio competitivo dell’azienda, mentre la qualità del lavoro è la misura di una condizione del lavoratore rispetto agli orari di lavoro, all’autonomia sul lavoro, al contenuto della professionalità della pre- stazione e al reddito reale. Due requisiti considerati autonomi e separati tra di loro. Difficilmente la qualità del lavoro e il valore nell’attività produttiva sono stati i riferimenti espliciti del confronto sindacale, l’oggetto e il motivo di una discussione tra le direzioni aziendali e il sindacato; eppure oggi il tema centrale relativo alla competizione globale e alle rivendicazioni sindacali trova nel «sistema del valore» le necessarie opportunità. L’utilità deriva dai cambiamenti aziendali oggi in atto.